eBay nasce nel 1995, ben tre anni prima di Google, e fa il suo approdo in Italia nel 2001. Da una ventina d’anni, quindi, il pubblico italiano ha imparato a conoscere bene questa piattaforma per fare i propri acquisti online. Inizialmente si trattava di una piattaforma esclusivamente c2c dove gli utenti potevano commerciare fra loro rivendendo oggetti principalmente usati. Il successo di eBay da questo punto di vista è stato stratosferico, tanto da essere responsabile per la diffusione del concetto di c2c, prima limitato agli annunci sui quotidiani. Già da qualche anno eBay ha iniziato a sfruttare questa visibilità e un bacino di svariati milioni di utenti per aprirsi ai venditori professionisti e diventare un marketplace totale, come ci viene comunicato appunto da quello che era lo slogan ufficiale: “everything you are looking for, you can find it on eBay”. Può sembrare un’esagerazione ma negli anni si sono viste intere nazioni, nuove specie animali, navi spaziali e, addirittura, vite intere in vendita su eBay, fra le tante curiosità.
"Nel primo trimestre del 2018, eBay ha avuto 177 milioni di utenti individuali"
Statista
Nata come esperimento trasversale, quasi un hobby per il fondatore Pierre Omydar, nel lontano 1995, eBay si è ritrovata inaspettatamente a dover gestire una mole di richieste e di visite che necessitavano di forza lavoro reale. Da qui nasce la società e in meno di due anni raggiungono i 2 milioni di prodotti in vendita, arrivano gli investitori e parte un processo di crescita senza fine i cui risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti. Nei primi anni allargano la propria sfera di influenza tramite acquisizioni (Paypal e Skype le più famose) per coprire più categorie merceologiche e di servizi possibile ma, a partire già dal 2000, inglobano praticamente tutto sul proprio portale, fatta eccezione per biglietti aerei e altri servizi che restano alle società satellite. Oggi infatti troviamo qualsiasi tipo di prodotto ma eBay ha saputo mantenere lo stesso spirito di un tempo, trattando ogni inserzione appunto come inserzione e non come una vetrina, pur adottando soluzioni come “compralo subito” per equipararsi a un qualsiasi negozio. Può sembrare una strategia confusa ma così si genera un effetto fiducia sull’utente che fa la differenza.
Vendere online su eBay offre molta libertà di azione al venditore, soprattutto se facciamo il paragone con le altre piattaforme più note e popolari. Si può personalizzare qualsiasi dettaglio a piacimento in tempo reale, dal prezzo alla scheda prodotto, caratteristica utile particolarmente per attuare strategie di prezzo custom o dinamiche. Rispetto ad altre piattaforme, la visibilità non è data solo in base al miglior prezzo, anche perché essendo (in linea teorica) a base d’asta e si trovano molte inserzioni a meno di 1 euro. Contano molto le parole chiave utilizzate e l’engagement che si crea con gli utenti. La navigazione per correlati, basata su parole chiave simili e trend di clic da parte degli utenti, è forse il processo di acquisto più caratteristico, anche se ormai è stato standardizzato e adottato da qualunque eCommerce o marketplace. Per queste ragioni eBay costituisce un’ottima opportunità anche per i venditori meno strutturati, perché avranno comunque un minimo di visibilità garantita se fanno tutto correttamente. I costi fissi sono contenuti, le commissioni invece si fanno sentire ma sono sempre pagate alla vendita, inclusi le tariffe aggiuntive per alcuni dettagli extra (“compralo subito”, spazi di testo aggiuntivi, etc). Se consideriamo che è possibile giocare con i prezzi, vale sicuramente la pena provare.
Vendere online all’estero è il “sogno” di molte aziende italiane. Non è però facile come sembra: si pensi ai costi per il sito locale, le attività necessarie al piazzamento sul motore di ricerca locale, la competizione esistente e i costi di PPC per le prime conversioni. eBay offre la possibilità di espandersi all’estero senza particolari costi: esiste un servizio di traduzione automatica che presenta le nostre inserzioni anche all’estero, aggiungendo dei costi di spedizione calcolati in base alla destinazione; oppure è possibile fare riferimento ai portali eBay internazionali (.fr, .co.uk, .de, etc) inviando il catalogo e mettendo in mostra i propri prodotti sfruttando la visibilità di eBay ai propri fini. I prezzi sono sempre impostabili a piacimento e il grosso dei costi, anche all’estero, è comunque in commissioni, quindi legato alla vendita. L’enorme bacino di utenti che ha eBay nei maggiori paesi è tale da fornire feedback molto interessanti sui propri prodotti: test dei prezzi, test della domanda online locale, parole chiavi utilizzate nei vari paesi, test della competizione e molto altro. Una volta raccolti i primi spunti si potrà valutare come espandersi ed esporsi.
Se sei interessato a vendere su eBay i tuoi prodotti, contattaci per una consulenza o un preventivo.