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SEO e digital: i contenuti sono importanti per le aziende che vogliono farsi trovare (bene) dai clienti

Sai che i contenuti testuali stanno diventando sempre più importanti per i motori di ricerca? Conosci l'intento di ricerca dei tuoi potenziali clienti?
Se non lo conosci non puoi farti trovare

24/10/2019

Farsi trovare. Questo è il mantra delle aziende sul web, ingarbugliate sempre di più nei meandri della SERP (Search Engine Results Page) ovvero la pagina in cui appaiono i risultati del motore di ricerca. Se sei in prima pagina, ci sei e puoi fare business. Se non sei in prima pagina, è come se non esistessi.

Perché tutto questo è importante?  Perché le aziende devono essere capaci di farsi trovare per vendere i propri prodotti, ricevere richieste di preventivo e acquisire contatti.

Tuttavia bisogna ragionare in modo approfondito su quello che gli addetti ai lavori chiamano “intento di ricerca”.

L’intento di ricerca, i contenuti testuali e la semantica

Fino al 2013 per la SEO era necessario inserire le parole chiave, considerate come parte a se stante all’interno di un testo. Adesso bisogna prestare attenzione al contenuto nella sua interezza.

Le keywords rimangono un fattore preponderante, ma Google adesso svolta verso i contenuti rilevanti dal punto di vista semantico; una diretta conseguenza dei nuovi modi di fare ricerche degli utenti, come ad esempio le ricerche vocali.

I testi che compongono i siti diventano sempre più importanti per il motore di ricerca. Mentre prima erano le parole chiave e il loro sapiente inserimento all’interno del testo a farla da padrone, oggi le cose sono cambiate. Anzi, si sono evolute e questa evoluzione si focalizza sull’intento di ricerca.

Per intento di ricerca si intende l'obiettivo di una data ricerca sul web: l’utente digita la query e comunica a Google cosa sta cercando in modo più o meno esplicito. Le ricerche degli utenti in base all’intento di ricerca si dividono in tre tipologie:

Il motore di ricerca vuole avvicinarsi sempre di più all’utente e alle sue intenzioni, non limitandosi più solo alle parole chiave. Ecco perché parliamo di “farsi trovare bene”: la SEO deve interrogarsi su ciò che l’utente intende come ricerca.